TROLL & HATERS: IL LATO OSCURO DELL'ENGAGEMENT
Più haters vuol dire più engagement? Il paradosso social.
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Il mondo dei social media, per quanto connetta e informi, presenta da sempre un lato oscuro: la presenza di haters e troll. Per anni ci si è dibattuti su come gestire questi fenomeni, dall'ignorare i "troll" all'affermare che il loro odio potesse addirittura aumentare l'engagement.
La verità è complessa, e non sempre si è trovato il modo giusto per affrontarli. Ma è possibile rendere i tuoi profili social uno spazio più accogliente e sicuro per tutti. Vediamo come.
Haters e troll: distinguere per agire ⚠️
Sebbene spesso usati in modo interscambiabile, "haters" e "troll" non sono la stessa cosa e richiedono approcci diversi.
Gli haters: l'odio allo stato puro. Come suggerisce il nome, gli haters sono gli "odiatori" del web, che agiscono occasionalmente o in modo seriale. Esprimono insulti, critiche feroci e aperta ostilità, spesso senza un motivo apparente. Questo comportamento è la radice di fenomeni come l'hate speech e il cyberbullismo. Il loro scopo principale è denigrare, screditare o attaccare, alimentati da invidia, risentimento o semplice antipatia. Spesso si nascondono dietro l'anonimato, ma non mancano casi in cui agiscono a viso scoperto. Gli haters possono attaccare qualsiasi cosa: da un piccolo errore a scelte di vita personali, concentrandosi su individui, coppie, brand o argomenti specifici.
I troll: il disturbo come missione. Il troll, invece, è più un disturbatore che un odiatore, agendo anch'esso in modo occasionale o seriale. Il loro obiettivo è provocare o suscitare forti reazioni emotive, siano esse positive o negative. A volte possono essere persino divertenti senza essere offensivi, ma il più delle volte mirano a creare conflitto, polemica o caos, semplicemente per il gusto di osservare le reazioni altrui. I troll più abili sono maestri nell'arte della provocazione, usando commenti sarcastici, assurdi o apertamente provocatori. Tendono a prendere di mira chiunque, spesso inserendosi in discussioni pubbliche o su argomenti controversi (come i post di politici o testate giornalistiche) per attirare l'attenzione.
Strategie efficaci per affrontare haters e troll ✅
Calma e professionalità: non cadere nella trappola
Prenditi tempo: La fretta, la rabbia del momento e la superficialità sono alleate di haters e troll. Non rispondere impulsivamente.
Rifletti: Concediti qualche minuto per pensare alla risposta più appropriata. Le reazioni emotive amplificano il conflitto.
Tono: Se decidi di rispondere, mantieni un tono calmo e professionale, evitando provocazioni o insulti.
Blocca e segnala: utilizza gli strumenti a disposizione
Funzionalità piattaforma: Sfrutta le opzioni di blocco e silenziamento offerte dalle singole piattaforme per gli utenti molesti.
Segnalazione: Non limitarti a bloccare. Segnala i contenuti offensivi o violenti agli amministratori del social, specificando il tipo di violazione (spam, truffa, hate speech, ecc.). Le piattaforme hanno politiche precise che possono portare a ban temporanei o chiusura definitiva dell'account.
Privacy e sicurezza: aggiorna le tue difese
Impostazioni privacy: Se hai un profilo con un ampio seguito, dedica tempo a rivedere e aggiornare le impostazioni sulla privacy. Spesso vengono trascurate ma sono fondamentali per il tuo benessere digitale.
Aggiornamenti app: Scarica sempre gli aggiornamenti delle app (Instagram, TikTok, ecc.). Le nuove funzionalità relative alla privacy e alla sicurezza vengono rese disponibili proprio tramite gli aggiornamenti.
Moderazione e supporto: non aver paura di chiedere aiuto
Regole chiare e filtri linguistici: Se gestisci una pagina brand o un profilo pubblico, imposta fin da subito regole chiare per i commenti e utilizza i filtri linguistici (se disponibili) per individuare parole o frasi offensive nei commenti e messaggi diretti.
Valuta un moderatore: Se il carico di lavoro extra dovuto ai disturbatori diventa eccessivo, potrebbe essere il momento di considerare l'aiuto di un collaboratore esperto in social media, anche solo come moderatore di contenuti, per mantenere un ambiente positivo.
Focus sui sostenitori e cura del benessere personale:
Valorizza il positivo: Non lasciare che pochi commenti negativi abbiano la meglio. Concentrati sui tuoi sostenitori, valorizza i messaggi positivi e ringrazia i follower più educati. Se sei un content creator, puoi ricompensare i tuoi supporter con contenuti esclusivi o sconti.
Pausa dai social: Se i commenti offensivi ti colpiscono profondamente, non esitare a prenderti una pausa dai social media per tutelare la tua salute mentale.
Azioni legali: In caso di minacce o offese particolarmente gravi, non esitare a rivolgerti a un avvocato e/o alle forze dell'ordine.
Perché ignorare non è sempre la soluzione 👻
È vero che, in un'ottica puramente economica e di "vanità" social, i commenti di haters e troll possono aumentare l'engagement e la visibilità. Le loro provocazioni generano risposte, condivisioni e lunghe discussioni, che gli algoritmi delle piattaforme tendono a premiare, spingendo il post o il profilo.
Tuttavia, nel lungo periodo, questa strategia non paga. Non tutti gli utenti sono disposti a frequentare ambienti virtuali "tossici", pieni di discussioni sterili che si avvitano su se stesse. Inoltre, le ripercussioni sulla salute mentale, specialmente per i più giovani, non sono da sottovalutare.
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